Holy moses.. 2020-05-132020-05-24 Oscar Carl Henrik View this post on Instagram Mascherine, Sacchetti di plastica, palloni, scarpe, materiali di imballaggio: se non smaltiamo i rifiuti a regola d'arte, prima o poi vanno a finire in mare. In particolare la plastica è un materiale non biodegradabile e rischia di essere ingerita dagli animali. I pezzi di plastica possono restare nella gola degli animali,bloccare le vie respiratorie e impedire l'assunzione di cibo. Se giovani esemplari rimangono impigliati nella plastica possono sviluppare malformazioni durante la crescita. Ogni anno si stima che finiscano nelle acque marine dai 4,8 ai 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. Una regione critica in tal senso è il Sud-est asiatico. Nelle acque e negli oceani si trovano poi anche le microplastiche, che derivano dall'abrasione degli pneumatici, dal lavaggio di tessuti sintetici o dalla disintegrazione di rifiuti plastici. Le microplastiche possono essere assorbite dagli organismi marini: in numerosi animali è stata rinvenuta la presenza di queste microparticelle. A inquinare le acque con i rifiuti sono inoltre anche i pescatori che perdono le reti in mare aperto o semplicemente gettano dalle barche quelle rotte. In esse rimangono imprigionati balene, delfini e altri mammiferi marini che soffocano fra atroci sofferenze. Oggi la situazione è migliorata se si pensa che fino agli anni Settanta gli oceani venivano tranquillamente considerati vere e proprie discariche, tuttavia non è lontanamente abbastanza. Fino agli anni 70 infatti nei mari veniva «smaltito» praticamente di tutto, quindi anche pesticidi, armi chimiche e rifiuti radioattivi. Si ipotizzava che gli oceani fossero sufficientemente estesi per diluire le enormi quantità di sostanze chimiche rendendole innocue. Falso. Sono necessarie oggi altre iniziative per preservare i nostri mari ed oceani, come controlli per la pesca, o divieti di trivellazione offshore. Sostieni l’operato di associazioni come il WWF con un'adozione simbolica di un delfino. #saveourplanet #fridaysforfuture #fridaysforfuturegenova #fridaysforfutureitalia #climate #youthinaction #globalwarming #climatestrike #schoolstrike #emergency #climatechange #climatejustice #europe #fridaysforfuture #gretathunberg #nocarbon A post shared by Fridays for Future Genova (@fridaysforfuture_genova) on May 13, 2020 at 4:57am PDT